Mar 19, 2024 / Notizie

Il Mercato del Biologico in Danimarca

Analisi di mercato del settore bio danese

La Danimarca si posiziona in cima alle classifiche mondiali per la vendita di prodotti biologici ed i danesi possono vantare il primato di essere i più bio nel mondo.

Una storia di successo

Il successo odierno del settore biologico danese è il risultato di una storia di sviluppo strategico e costante, supportato da politiche incisive e da una forte sinergia tra i produttori e le autorità statali. Infatti, già nel 1987, in anticipo rispetto a qualsiasi altro paese, la Danimarca si dotò di una regolamentazione ad hoc sui prodotti biologici, imponendo linee guida ed il rispetto di alti standard nazionali. A seguire, nel 1989, la Danimarca è stata la prima a lanciare il proprio marchio biologico, unico e certificato dal governo e chiaramente riconoscibile dalla lettera “Ø” dell’alfabeto, con la corona reale racchiusa in essa. Per i consumatori danesi, quest’etichetta è espressione di affidabilità e sicurezza. Infatti, ogni prodotto a marchio “Ø” è controllato dalle autorità statali, in tutto il ciclo di vita, dalla terra fino alla tavola. Questi controlli certificano la conformità con rigidi standard, che ne assicurano la freschezza, la sicurezza, e la tracciabilità. Questo rispetto di regole e prassi dettagliate ha reso i prodotti biologici affidabili e, quindi, amati dai consumatori.

Questi vent’anni di ininterrotto e lungimirante lavoro di protezione, educazione, e promozione del biologico a livello nazionale, da parte delle autorità statali, ha oggi come risultato il fatto che la vendita di prodotti organici è cresciuta del 700%, passando da 2 miliardi di corone danesi nel 2003, a 16 miliardi nel 2021. Si tratta della quota di mercato delle vendite biologiche al dettaglio più alta nel mondo, con, nel 2024, il 13% dei carrelli dei danesi occupato proprio da prodotti a marchio Ø.

L’identikit del consumatore bio

Circa tre danesi su quattro comprano prodotti biologici almeno una volta alla settimana. Sono soprattutto famiglie con figli piccoli, giovani adulti ed individui con un livello di istruzione universitario i maggiori consumatori di prodotti biologici. Essi ricercano, nel biologico, principalmente la salute ed il rispetto ambientale. Infatti, circa l’81% dei consumatori sceglie il bio per evitare di assumere residui di pesticidi, mentre il 78% lo fa per proteggere la natura, l’ambiente e le risorse idriche del sottosuolo. Il numero limitato di additivi e la protezione della biodiversità sono altri motivi fondamentali della scelta biologica. Una prova evidente della passione danese per il bio sta nel fatto che, anche in questo periodo di crisi mondiale dovuto a fattori esterni, quali la guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi e del costo dell’elettricità, in Danimarca, l’acquisto di prodotti bio è rimasto più o meno invariato. Oltre alla volontà di prendersi cura del corpo e dell’ambiente circostante, un elemento rilevante che spinge alla scelta del biologico in sostituzione allo stesso prodotto non-bio è la presenza di offerte promozionali, e di un giusto rapporto qualità – prezzo.

Infine, un’altra caratteristica a favore di una scelta biologica è la presenza, diversamente dall’Italia, dei prodotti biologici in tutti i comuni supermercati, i quali sono prediletti dai consumatori  danesi per la facilità nel trovare, in un unico luogo, tutti i prodotti desiderati (per questo motivo, l’81% degli acquisti biologici viene fatto al supermercato). Anche il commercio online del biologico sta diventando sempre più diffuso, mentre l’acquisto in fattoria o il consumo al ristorante rappresentano quote di mercato più ridotte.

La tipologia di prodotto più acquistata, quando si parla di biologico, è la frutta e la verdura, che rappresentano il 37% del totale del biologico comprato. Tra questi, i prodotti più popolari sono le banane, i cibi vegetali sostitutivi dei latticini, le carote e l’avena. Al secondo posto, invece, si trovano i latticini ed i formaggi, con uno share del 22%, e tra cui spiccano soprattutto lo yogurt ed il latte, seguiti, poi, dalle bevande al 9%, e dalla carne e dal pesce all’8%.

Import ed Export

Il settore biologico danese è così sviluppato che non è solo di uso interno, ma lascia spazio anche alle esportazioni, che valgono circa 3,2 miliardi di DKK all’anno. La Danimarca, infatti, invia i propri prodotti biologici in tutto il mondo, dall’Europa alla Cina, con una propensione per i paesi confinanti, Germania e Svezia, mentre l’Italia è al settimo posto. I prodotti più venduti sono uova e latticini (37%), frutta e vegetali (14%) e carne (13%).

Per quanto riguarda l’import, invece, la Danimarca si presenta come uno dei mercati che mostra le maggiori prospettive di crescita per il bio Made in Italy. I danesi, infatti, ritengono l’Italia il paese straniero con il biologico migliore, grazie alla sua qualità ed al sapore. I danesi si fidano del marchio bio usato in Italia e sono appassionati dei prodotti Made in Italy: il connubio tra i due porta ad un grande interesse verso i prodotti biologici italiani, soprattutto quando si tratta di olio extra vergine di oliva, pasta, conserve di pomodoro e passate, salumi, formaggi, caffè e vino.

Interessanti sinergie, quindi, si possono creare tra Italia e Danimarca, i quali hanno entrambi un settore biologico di alto livello e di grande potenziale. DANITACOM lavora proprio per creare “ponti” tra i due paesi, attraverso la diffusione di notizie e informazioni, con conferenze e seminari, ed offrendo possibilità di viaggi, partecipazione a fiere, eventi, e creazione di incontri B2B virtuali ed in loco, per supportare il networking tra gli attori del settore.

 

Fonte: Progetto ITA.BIO Nomisma per ICE-Agenzia – Consumer Survey NOMISMA, Økologisk Landsforening, Organic Denmark.

DANITACOM

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