La Danimarca esporta il 60% della sua produzione, ma il rovescio della medaglia di questa cifra importante è che la maggioranza è gestita da pochi giganti. Ciò rende la società vulnerabile in tempi di crisi; quindi, per ovviare a questo rischio, la risposta potrebbe essere quella di aprire il mondo, alle piccole e medie imprese che pullulano nel mercato del Paese e far scoprire loro, per esempio, l’Italia!

DANITACOM ha iniziato una collaborazione con la Danish Export Association, che ha appena aperto un ufficio a Copenaghen, per la promozione dell’export.

“Il nostro Paese è un paradosso: da un lato stiamo andando incredibilmente bene in alcuni dei settori più richiesti a livello globale, ma dall’altro siamo fermi quando si tratta di svilupparci a lungo termine”, spiega Anette Galskjøt, direttrice della filiale dell’Associazione Danese per l’Esportazione nella capitale.

“Sono circa 16.000 le aziende danesi che vendono i loro prodotti all’estero, ma le esportazioni sono in realtà guidate solo da 100 di queste, un numero rimasto invariato da molti anni. Per un motivo o per l’altro, infatti, non si riescono ad attrarre nuove aziende nell’ambito dell’esportazione, nonostante molte di loro abbiano competenze scientifiche, nel digitale e nell’energia verde, che sono molto richieste in gran parte dell’Occidente”, racconta Anette.

Serve un cambiamento culturale

L’Italia è da diversi anni nella top ten dei paesi esportatori della Danimarca. A prima vista ciò sembra impressionante, ma se analizzano i numeri più a fondo, si scopre che solo il 2% di tutte le merci danesi viene inviato e venduto in Italia. Le esportazioni avvengono in settori già consolidati come quello alimentare (soprattutto carne suina e latticini) e dell’industria farmaceutica. Oggi, però, esiste un enorme potenziale per aumentare le esportazioni nei settori delle energie rinnovabili, della digitalizzazione e delle tecnologie, settori in cui l’Italia sta attualmente investendo massicciamente nell’ambito del il piano di ripresa del paese post-COVID.

DANITACO ha quindi aumentato la propria attenzione sulle esportazioni dalla Danimarca verso l’Italia e, come l’Associazione danese per l’esportazione, sta esaminando quali meccanismi siano necessari per incoraggiare il commercio con l’estero. Secondo Anette Galskjøt, si tratta principalmente di cambiare il modo in cui la Danimarca vede se stessa in relazione al mondo.

“Sia dal punto di vista politico che imprenditoriale, dobbiamo osare e scommettere sulle esportazioni. Con una popolazione di soli 6 milioni di abitanti, il nostro mercato è troppo piccolo perché aziende ambiziose possano crescere, rendere competitivi i loro prodotti e contribuire in modo significativo al modello di welfare. Il governo dovrà creare maggiori incentivi finanziari, in modo che non siano solo le aziende grandi e ben consolidate a rendere la Danimarca un attore globale, ma anche le nostre PMI di talento. Inoltre, è poi necessario creare una narrazione all’interno delle aziende stesse secondo cui le esportazioni possono avere successo”.

Da dove iniziare

La sede centrale della Danish Export Association si trova a Silkeborg fin dalla sua fondazione nel 1965, ma nel 2021 ha aperto una filiale a Copenaghen per avvicinarsi ai membri dell’associazione in Zelanda, al potere politico del Paese ed alle associazioni industriali della capitale. L’Associazione si batte giornalmente per promuovere le esportazioni, in modo che anche le aziende più piccole si abituino a pensare a livello internazionale. “Ci sono 300.000 aziende qui in Danimarca, ma pochissime di loro sembrano includere l’esportazione come parte della loro strategia. Tuttavia, se facessero un buon lavoro nel trovare un mercato estero adatto al loro prodotto, gran parte di esse potrebbe crescere in modo esponenziale. Molte PMI non sanno da dove cominciare, ma è qui che possiamo fare la differenza come associazione”. Inoltre, Anette continua, “un’azienda più piccola è più vulnerabile sul piano finanziario se l’avventura dell’esportazione fallisce; la nostra associazione mira a dimostrare che il rischio può essere facilmente minimizzato se si inizia con il giusto approccio, per esempio ponendosi alcune domande abbastanza semplici: cosa vuoi veramente dal tuo prodotto? Come lo vuoi vendere? A chi?”.

“L’Associazione offre anche la possibilità di entrare in un network di PMI alle prese con l’esportazione. Grazie a questa rete di connessioni, i membri dell’Associazione possono confrontarsi con i colleghi, condividere esperienze ed ottenere suggerimenti e consigli importanti”, spiega Anette Galskjøt.

La Prima Accademia Dedicata all’Export in Danimarca

DANITACOM ha molto successo nell’organizzare corsi di cultura aziendale italiana per studenti ed aziende danesi che vogliono fare uno stage o promuovere l’export in Italia. Il modo di fare affari in Italia è per molti versi diverso da quello in Danimarca, e conoscere le formalità relative alle riunioni, alle negoziazioni, alla comunicazione ed all’abbigliamento, puoi essere un grande vantaggio nella creazione di nuove collaborazioni.

Anette è d’accordo: “I danesi possono avere una visione un po’ ingenua dell’Europa, percependola come una grande famiglia di zii e zie che si assomigliano come gocce d’acqua! In Danimarca parliamo in inglese, viaggiamo, e pensiamo in modo internazionale, e crediamo che gli altri paesi sfacciano lo stesso, ma, a volte, la realtà è un po’ diversa. Prendiamo ad esempio il digitale: i danesi sono completamente a loro agio con le e-mail, i servizi cloud e i documenti online, mentre molti paesi in Europa sono indietro su questo punto.”

Per questo motivo, la Danish Export Association sta progettando un’accademia dell’esportazione a Silkeborg, che diventerà il primo luogo di apprendimento in Danimarca totalmente dedicato alla promozione delle esportazioni, con corsi e formazione continua per le aziende danesi. Qui, l’associazione intende formare soprattutto le PMI che vogliono internazionalizzarsi, organizzando corsi di lingua straniera e di cultura commerciale.

DANITACOM è lieta di collaborare con la Dansk Export Association per promuovere l’esportazione danese verso l’Italia, offrendo le proprie conoscenze sulla cultura, la lingua ed il sistema Italia, per facilitare le connessioni ed i rapporti commerciali tra i due Paesi.

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Sei pronto per l’internazionalizzazione?

Ecco come iniziare il processo di internazionalizzazione, seguendo i suggerimenti di Anette:

• Chiediti cosa vuoi dal tuo prodotto: come vuoi venderlo? A chi?
• Fai un’analisi del motivo per cui vai all’estero e sii realista: non scegliere prima gli Stati Uniti o la Cina.
• Trova il tuo nuovo mercato, scopri e punta sul Paese che presenta il maggior potenziale di domanda del tuo prodotto.
• Assicurati di utilizzare i fondi disponibili per la promozione delle esportazioni. Scopri quali sussidi sono disponibili. Cerca, inoltre, reti con esperienza nell’export, in modo da poter condividere e scambiare idee ed informazioni.
• Sii umile; le differenze culturali devono essere tenute in considerazione così come accettare che non tutti saranno in grado di vedere il potenziale nel tuo business.

Informazioni sulla Danish Export Association:

L’Associazione danese per l’esportazione è stata fondata nel 1965 da 11 aziende del Mid-Jutland, tra cui Grundfos, con il nome di Midt- og Vestjysk Eksportforening. Lo scopo era aiutare le aziende danesi a crescere attraverso la condivisione delle conoscenze e lo scambio di esperienze sui clienti e sui progetti esistenti all’estero. L’associazione si fonda ancora oggi su questi pilastri ed è chiamata, più colloquialmente, Associazione danese per l’Esportazione.

Oggi l’associazione conta circa 700 membri, ed oltre alla sua sede centrale a Silkeborg, ha anche aperto uffici sia a Copenaghen che a Shanghai. L’associazione sta costruendo la propria Export Academy, che sarà attiva già nel 2024 e rappresenterà la prima struttura didattica, in tutta la Danimarca, con un focus esclusivo sulla promozione delle esportazioni.

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